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PICCOLE FIAMME PER UNA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

  • A.R.Bilégué
  • 18 mag 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

Il mondo di oggi ha bisogno di testimoni, di guide e di luce; una luce che dia speranza agli uomini, giacché essi vivono nella confusione e nella delusione. Per questa ragione, abbiamo pensato un giorno di costituire un piccolo gruppo che, seguendo l’esempio di San Francesco, avesse tra i suoi principali obiettivi quello di fortificare prima noi stessi, e poi tutti coloro che ne hanno bisogno.

Con lo scopo di seguire gli insegnamenti del poverello di assisi abbiamo deciso di creare un gruppo di laici e una consacrata, denominato PICCOLE FIAMME PER LA NUOVA EVANGELIZZAZIONE”.

Fiamme, perché Gesù ha detto: “Sono venuto a portare il fuoco sulla terra”; e noi siamo delle piccole fiamme di quel fuoco. Vogliamo portare nel mondo, immerso nel buio, e ad ogni uomo il fuoco dell’amore di Dio.

Per raggiungere questa finalità, cerchiamo innanzitutto di essere luce, attingendo la luce da Gesù Cristo.

A tal proposito il nostro cammino dispone di tre mezzi: la preghiera, la catechesi e la missione.

-La preghiera

Per noi, la preghiera è molto personale (rosario, meditazione quotidiana della parola di Dio, ecc.) ed è orientata all’incontro giornaliero il Risorto mediante la sua Parola, la quale designa la volontà di Dio nella vita di ognuno di noi.

Tuttavia La preghiera in comune viene svolta prima e dopo le nostre catechesi.

-La catechesi

I momenti di catechesi sono guidati dalla consacrata ed hanno una durata media di circa 45 minuti, al termine dei quali seguono la condivisione e gli interventi di tutti. Il tema di quest’anno è l’incontro con il Risorto.

Benedetto XVI diceva: All’inizio del Cristianesimo, c’è l’incontro con una persona e non un’idea. Ecco perché ogni volta scegliamo un personaggio della Bibbia, protagonista di un vero incontro con Dio e lo mettiamo a confronto con S. Francesco nelle varie tappe della sua vita. In questo modo i giovani possono confrontarsi con loro vita, perché la parola di Dio è antica e sempre nuova.

Vorrei riportarvi un piccolo esempio biblico: Zaccheo voleva vedere Gesù, ma era impedito dalla folla e dalla sua statura. La folla rappresenta la società, tutto ciò che è al di fuori di noi e ci impedisce di incontrare veramente Gesù. Il cristiano di oggi è chiamato dunque da un lato a superare la mentalità del mondo, che gli fa perdere la vera strada e gli impedisce di incontrare Dio, dall’altro a non lasciarsi vincere dalle tentazioni mondane. La statura piccola è tutto ciò che c’è dentro di noi e ci ostacola. Per incontrare Gesù ci vuole un cammino di liberazione interiore dalle paure ed incertezze che ci bloccano.

Dopo aver incontrato il Cristo, Zaccheo subito decide di convertirsi e da quel famoso giorno, alla sua vita accade qualcosa di speciale. Con fretta, egli scende e accoglie Gesù nella sua casa. Questo significa che, quando una persona incontra Gesù, non può incrociare le braccia, ma deve agire. Tanti altri personaggi nella Bibbia dopo l’incontro con Dio procedono senza indugio: Maria, dopo l’annunciazione, va in fretta dalla cugina Elisabetta; i pastori, dopo l’annuncio degli angeli, vanno in fretta a Betlemme per incontrare il figlio di Dio, e così via.

Oggi i giovani che incontrano Gesù Cristo come si comportano? Senza indugio o rimandano sempre ad un futuro prossimo? I giovani di oggi stanno vivendo un momento mai avvenuto nella storia. L’età sociale si è allungata, mentre l’età biologica è rimasta uguale. I giovani contemporanei sono molto pigri, e rimandano qualsiasi cosa ad un domani. Questo perché hanno paura. Beh si sa che la vita oggi è molto dura: non si trova lavoro e la dove c’è non è nemmeno proporzionato. Ma la fede e la fiducia in Gesù, cari amici, possono aiutare l’uomo a non restare confinato in questi parametri. Ad insegnarci la fede e la fiducia in Gesù, è un uomo così grande che si rese così piccolo: San Francesco D’Assisi.

San Francesco è un esemplare, al quale sono dedicate le nostre riunioni. Il suo incontro con Gesù avvenne per la prima volta a Spoleto. Francesco, su consiglio del padre, voleva diventare cavaliere, per questo decise di partire per la guerra nelle Puglie, ma all’improvviso in un piccolo paese chiamato Spoleto, incontrò Gesù Cristo" che gli chiese: “Chi vuoi servire il servo o il padrone?” e Francesco rispose: “il padrone”. Allora Gesù gli disse:“perché vai dietro il servo?”. Egli capì così che volendo acquisire il titolo di cavaliere andava dietro il servo. Francesco ritornò allora ad Assisi e si mise a servire il Padrone, ovvero Gesù Cristo, fino al punto di sposare Madonna povertà. Dalla sua vicenda si può ricavare un insegnamento: la necessità di compiere la volontà di Dio, essendo disposti anche a cambiare i propri progetti, quando questi contrastano con quelli di Dio.

Dopo l’incontro con Gesù, Francesco cambiò vita, tagliò i ponti con i suoi genitori ed esclamò: “Non dirò più padre mio Bernardone, ma padre mio che sei nei cieli”. Partendo da questa esclamazione abbiamo confrontato il rapporto che Francesco aveva con i suoi genitori con quello che i giovani d’oggi hanno con la propria famiglia. Oggi, i giovani sono superprotetti e si ciò li porta a sentirsi insicuri. I genitori non dovrebbero più controllare come se fosse uno strumento, né tantomeno condizionarne né le scelte e la vita di coppia. Il compito dei genitori, oltre quello di amare, è soprattutto quello di educare, cioè di condurre i propri figli passo dopo passo, fino ad essere degli uomini e delle donne sicure. Solo acquistando sicurezza e non avendo paura si può comprendere in pieno l’amore di Dio.

-La missione: Nello stile di S. Francesco di Assisi cerchiamo di incontrare soprattutto i poveri: coloro che si sentono soli. Una volta al mese alcuni di noi fanno le missioni per le piazze: senza attirare l’attenzione ci si avvicina alle persone per parlare con loro. Altri invece, vanno in ospedale per fare compagnia ai malati e parlare con loro. La consacrata del nostro gruppo si dedica all’accompagnamento dei giovani mediante la direzione spirituale.

Info utili del gruppo fiamme francescane: Lo scorso Dicembre il gruppo è stato fondato. Gli incontri avvengono due volte al mese, di Domenica alle 16.30 in Via Labicana 3 angolo Via Merulana.

I prossimi incontri saranno il10 Maggio, il 24 maggio, il 7 giugno e il 21 giugno. Da 30 Luglio al 7 Agosto, faremo un pellegrinaggio a Medjugorje in occasione del festival dei giovani. Ci sarà poi un interruzione durante il periodo estivo e il Cammino ricomincerà così a Settembre.

Ci trovate nel sito www.fiammefrancescane.it

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